Svizzera

Chi studia vive più a lungo, basta che non fumi

(Francesca Agosta)
23 novembre 2017
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Il legame fra studio e speranza di vita è noto da tempo. I ricercatori dell'Ospedale universitario di Losanna (Chuv) e dell'Istituto svizzero di bioinformatica (Sib) si sono spinti oltre e hanno quantificato questa relazione, scoprendo che ogni anno trascorso a studiare in un'alta scuola allunga la speranza di vita di circa un anno. Chi fuma perde però questo vantaggio.

Coloro che hanno una formazione avanzata e sono benestanti possono accedere più facilmente alle strutture sportive, sono maggiormente consapevoli della loro salute e vanno più spesso dal medico, rileva Zoltán Kutalik, direttore del progetto, in una nota diffusa dal consorzio scientifico SystemsX.ch. La ricerca si ferma comunque al livello di dottorato, senza chiarire quali benefici sulla longevità ci possano essere proseguendo oltre gli studi.

Chiare sono invece le conseguenze nefaste del fumo sulla speranza di vita. I risultati evidenziano che consumare un pacchetto di sigarette al giorno l'accorcia in media di sette anni. Chi smette la riallunga però quasi come se non avesse mai cominciato.

Minore è l'influenza del sovrappeso: per ogni chilo perso si guadagnano due mesi. Dimagrendo da 90 a 80 chili si può pertanto sperare di vivere un anno e mezzo in più, rilevano gli autori, precisando tuttavia che l'effetto sembra essere più marcato per masse corporee che vanno dai 70 agli 80 chili rispetto ai 120-130.

La ricerca è stata condotta paragonando i geni, gli stili di vita e la speranza di vita di 600mila persone.

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