Confine

Centro migranti, sempre meno presenze. Ma c'è il gelo notturno

(Pablo Gianinazzi)
8 gennaio 2017
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Continua l’esodo dei migranti dal ‘Centro di temporanea accoglienza’ di via Regina Teodolina a Como, aperto il 19 settembre scorso per rimuovere l’accampamento spontaneo alla stazione di Como San Giovanni. Si svuota il campo governativo, ma gli arrivi, seppure in misura minore, non si fermano, così come le riammissioni. Lo conferma il dato di ‘Accoglienza fredda’, l’iniziativa di cinque giovani amici che la notte, dalle 22.30 alle 2.30, all’esterno del campo come in stazione e a Ponte Chiasso, raccolgono migranti per accompagnarli a Rebbio. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi il gruppo di volonterosi ha dato una mano a 66 persone, fra cui un minore e una donna. Gli ospiti del ‘Centro’ ieri mattina erano 88: a questi nel pomeriggio se ne è aggiunta un’altra decina. Con l’emergenza gelo degli ultimi giorni a Como Croce Rossa e Caritas diocesana sono tornate a chiedere al Prefetto della città di tenere aperto il ‘Centro’ anche nelle ore notture, considerato che i posti letto sono 300. Emergenza gelo, quella delle ulitme ore, che impegna Caritas e volontari pure sul versante dei senzatetto. A questo proposito è in funzione presso il Cardinal Ferrari di via Sirtori un presidio con 40 posti letto. I clochard sono ospitati anche all’Ozanam di via Napoleona e al don Guanella. Non tutti, però, accettano di entrare nei rifugi messi loro a disposizione. Sono quindi assistiti dai volontari che forniscono sacchi a pelo, coperte e bevande calde.

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