Archivio

Caso Froome, Martin è furioso. 'Al Mondiale non doveva esserci'

14 dicembre 2017
|

A chi gli chiede cosa ne pensi di ciò che è successo a Chris Froome, Tony Martin risponde che è «uno scandalo». Nel senso che è scandaloso che il britannico non sia stato sospeso nonostante i risultati anomali dell'antidoping. «Sono furioso – dice il tedesco, vincitore a quattro riprese del titolo mondiale a cronometro, affidando le sue parole alla sua pagina su internet –. Nel caso di Froome sono stati applicati chiaramente due pesi e due misure». Per poi rincarare la dose: «Nell'opinione pubblica, ma vale anche per il sottoscritto, l'impressione è che dietro le quinte si sia intallazzato, per cercare di uscire bene da questa storia. Che (Froome, ndr) e la sua squadra beneficino di uno statuto particolare?».

L'arrabbiatura di Martin ha una ragione ben precisa. «A lui è al suo team l'Uci ha dato del tempo per spiegare l'accaduto». In altri casi, invece, i ciclisti «erano stati immediatamente sospesi. Non conosco alcun altro caso simile nel recente passato – conclude Martin, aggiungendo che «è uno scandalo: non avrebbe dovuto avere il diritto di partecipare ai  Mondiali», nel mese di settembre. Dove, tra l'altro, aveva conquistato il bronzo nella prova contro il tempo.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔