Commento

Cari ragazzi, leggere per capire

20 marzo 2017
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Cari ragazzi, oggi avete fra le mani il nostro giornale, perché tanti docenti delle scuole medie pubbliche e private della Svizzera italiana hanno aderito al progetto didattico ‘Il Quotidiano in classe’ ideato 20 anni fa dal docente Claudio Rossi, affiancato ora da Giovanna Lepori e Clio Rossi. Grazie di averci scelto!
Vi dico subito che non abbiamo voluto confezionare un giornale diverso da quello vero. No, in aula lavorerete su notizia reali e sul giornale così come è. Ho, però, detto ai redattori che oggi fra i lettori ci siete anche voi. I lettori di domani.
Abbiamo dunque deciso, come sempre, di scrivere articoli su temi di giornata. Per quale scopo? Per informarvi su quello che succede vicino e lontano da noi. Ma anche per aiutarvi a capire meglio quello che sta succedendo. Ci siamo quindi occupati, come sempre capita, anche (ma non solo) di notizie brutte, come quella della morte di un motociclista colpito da un masso mentre stava viaggiando sabato lungo la strada fra Brissago e Verbania. Una tragedia che si somma a un’altra altrettanto drammatica: quella del migrante in fin di vita che ha raggiunto la Svizzera sul tetto di un convoglio ferroviario rimanendo folgorato alla stazione di Chiasso. Il secondo caso in pochi giorni. Numerosi sono insomma i fatti di cronaca che, aiutati dai docenti, vi permetteranno di riflettere su tanti aspetti della vita. Anche sulle nostre tante fortune, che però possono per fatalità trasformarsi in disgrazia, così come sull’evidenza che, prima o poi, gli squilibri generati nei secoli, fra un nord ricco a spese di un sud povero e dissestato, mostrino la fattura sotto la spinta delle tecnologie che spostano le masse verso vite presunte migliori.
Colgo l’occasione anche per segnalarvi un contributo sulle sfide che attendono noi adulti, ma che saranno anche le vostre, cioè la quarta rivoluzione industriale e l’avvento dell’intelligenza artificiale. In proposito date un’occhiata all’articolo ‘L’operaio digitale’ a pagina 8. Certo, mi direte, ma l’evoluzione tecnologica c’è sempre stata, la studiamo a storia! Vero, ma questa volta ho l’impressione che sarà accelerata e diversa. Diversa nel senso che l’interazione fra essere umano e macchina (robot), con quest’ultima in grado di apprendere, sarà spinta più in là. Più in là quanto? La domanda è profonda, filosofica e difficile. Deve interessare anche la scuola.
Ecco perché, con in mano anche un giornale (che favorisce la riflessione razionale) e non solo consumando velocemente notizie ‘soft’, è bene accorgersi di quanto succede attorno a noi. D’altro canto è importante che la scuola vi formi per diventare cittadini autonomi, con capacità critica, capaci di capire quello che sta succedendo nel mondo che è e sarà il vostro. Elevato sarà altrimenti il rischio che altri, raccontandovi anche frottole (che nell’era Trump si chiamano fake news), decidano per voi. Ma non necessariamente nel vostro interesse. Quindi studiate e informatevi. Buona lettura.

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