Svizzera

Canone più basso? La Ssr taglia le spese. Preoccupato il Sindacato svizzero dei media

(©Ti-Press / Francesca Agosta)
18 ottobre 2017
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Dopo aver preso atto della decisione odierna del Consiglio federale di abbassare dal 2019 il canone radiotelevisivo, la Ssr annuncia un pacchetto di misure per ridurre le spese entro i nuovi limiti fissati. Il Sindacato svizzero dei media (Ssm) prevede conseguenze negative sul personale e i programmi. Positiva la reazione delle associazioni di consumatori.

“La priorità sarà quella di salvaguardare al meglio l’attuale offerta di programmi”, precisa in una nota la Ssr, che parla di “forte riduzione” del canone, in linea con le intenzioni del Consiglio federale al momento dell’adozione della nuova legge sulla radiotelevisione nel 2015. Ciò equivale a un taglio di circa 50 milioni di franchi rispetto a oggi che, combinato con il calo degli introiti pubblicitari, “avrà notevoli ripercussioni sul budget della Ssr già nel 2019”. Secondo il Ssm, gli effetti sul personale e sui programmi della decisione del Consiglio federale saranno importanti. La salute dei dipendenti e il mantenimento dei posti di lavoro qualificati sono delle priorità, sottolinea il sindacato in una nota. Gli impiegati che hanno conservato il loro impiego dopo il piano di risparmio sono già sotto pressione, aggiunge il Ssm, avvertendo che in caso di nuove soppressioni di posti sarà quasi impossibile mantenere l’offerta di programmi attuale. “Gli attacchi perpetrati da anni contro la Ssr e il servizio pubblico hanno delle conseguenze” e il sindacato si aspetta che la Ssr realizzi se possibile delle economie senza licenziamenti.

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