Estero

Cambiamento climatico impossibile senza risolvere la questione agricola

17 novembre 2017
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La Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (Cop23) "ha riconosciuto oggi l’importanza dell’agricoltura per l’implementazione dell’Accordo di Parigi" del 2015. Lo sottolinea la Fao, rilevando che si tratta di una "decisione storica". Nella seduta plenaria di chiusura della Cop a Bonn, spiega la Fao, è emerso l’impegno ad "affrontare questioni relative all’agricoltura e alla sicurezza alimentare, vulnerabili al cambiamento climatico". Ad essere colpiti "in modo sproporzionato" sono "i più poveri tra i poveri, la maggior parte dei quali dipende dall’agricoltura per i propri mezzi di sussistenza. Senza un’azione urgente per adattare l’agricoltura e per rispondere alla domanda crescente di cibo, il numero di persone che soffre la fame è destinato a crescere" sottolinea la Fao.

Dare all’agricoltura un ruolo fondamentale per implementare l’accordo di Parigi, "contribuirà a creare un contesto positivo per governi e attori non statali per intraprendere attività nel settore agricolo", ha osservato il Direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, che durante la settimana, intervenendo a COP23, aveva lanciato un appello per rafforzare gli sforzi per ridurre le emissioni del settore agricolo, e – allo stesso tempo – per aumentare i raccolti e costruire la resilienza. La Fao è già al lavoro per aiutare i paesi membri a integrare al meglio l’agricoltura nei propri Piani Nazionali di Adattamento e nell’implementazione delle proprie Nationally Determined Contributions (Contributi determinati a livello nazionale). L’Organizzazione dell’Onu ricorda, infine, che "non si potrà raggiungere "Fame Zero" senza affrontare il cambiamento climatico" e pertanto si impegna "ad integrare sempre più l’azione climatica in tutte le sua aree di lavoro".

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