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Bertoli sulla graticola, il governo lo difende

(Pablo Gianinazzi)
19 settembre 2017
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Botta e risposta fra la maggioranza della Commissione scolastica del Gran Consiglio  – Ps e Ppd si sono tirati fuori – e Consiglio di Stato sulla votazione popolare di questo fine settimana, o meglio sulla civica a scuola. La maggioranza dei deputati-commissari “reputa poco corretto e inammissibile che il direttore del Decs (Manuele Bertoli, ndr) e attuale presidente del governo cantonale, abbia deciso di cambiare completamente opinione aderendo alla pubblicità sui media del comitato contrario (all'iniziativa Siccardi, ndr)”. Insomma, Bertoli sarebbe in questo caso poco coerente. Secca e immediata la risposta del governo firmata da Claudio Zali, vicepresidente.: “Il Consiglio di Stato precisa che Manuele Bertoli non ha aderito ad alcun comitato contro l'iniziativa popolare  ‘Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia’ e che il suo nominativo è stato utilizzato a sua insaputa in alcune inserzioni pubblicitarie”. È vero per contro, si aggiunge, che il direttore del Decs si è espresso sul tema a titolo personale “secondo quanto ammettono le norme sulla comunicazione del Consiglio di Stato in caso di votazioni popolari”. Ergo, poteva farlo.

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