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Antibatterici, quando il pericolo arriva dalla cura

(©Ti-Press/Carlo Reguzzi)
23 giugno 2017
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Oltre 200 scienziati di tutto il mondo chiedono uno stop all’uso di due antibatterici, il triclosan e il triclocarban, usati in più di duemila prodotti, dai saponi ai giochi per bambini, di cui l’efficacia non è stata dimostrata ma che secondo alcuni studi potrebbero essere addirittura dannosi per la salute. L’appello, che va sotto il nome di ’dichiarazione di Firenze’, è stato pubblicato dalla rivista Environmental Health Perspectives. I due agenti sono stati vietati per i saponi dall’Fda, ma secondo il manifesto, stilato durante un convegno nel capoluogo toscano, ne andrebbe ristretto l’uso in tutto il mondo.

Negli studi sugli animali e in vitro, sottolinea il documento, le due sostanze sono state associate a impatti sull’apparato riproduttivo e sullo sviluppo, e le potenziali implicazioni per la riproduzione umana sono ora oggetto di studio. Inoltre i due antibatterici sono molto persistenti nell’ambiente, a danno di animali e piante, e contribuiscono in caso di utilizzo eccessivo allo sviluppo di batteri resistenti. Il documento termina con alcune raccomandazioni.

"Evitare l’uso di triclosan, triclocarban e altri agenti antimicrobici, tranne quando ci sono evidenze scientifiche di benefici per la salute (come ad esempio nei dentifrici per le malattie gengivali) – scrivono gli autori -. Quando sono necessari antimicrobici usare alternative più sicure. Indicare in etichetta se un prodotto contiene queste sostanze, anche se non è richiesto. Valutare la sicurezza degli antimicrobici e dei loro prodotti di trasformazione per tutto il ciclo di vita, dalla produzione al rilascio nell’ambiente".

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