Scienze

Aids: un quarto di casi si può prevenire con la profilassi

18 ottobre 2017
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La cosiddetta ’profilassi pre esposizione’ o Prep, che consiste nel somministrare ai gruppi ad alto rischio i farmaci anti Hiv per proteggerli dalle infezioni, potrebbe ridurre di un quarto i nuovi casi e, sul lungo periodo, essere una fonte di risparmi per i servizi sanitarti. Lo afferma uno studio, fatto sui dati britannici, pubblicato da Lancet Infectious Diseases.

La Prep, affermano alcuni studi, se usata correttamente è in grado di diminuire il rischio di contagio dell’86%, tanto che sia l’Organizzazione mondiale della sanità che diversi esperti la indicano tra le armi a disposizione per limitare la pandemia in corso. Alcuni paesi, tra cui Francia, Canada e Australia, l’hanno messa a disposizione gratuitamente.

I ricercatori dell’University College di Londra hanno elaborato un modello matematico per valutare il costo efficacia del farmaco, focalizzandosi sul gruppo più a rischio degli uomini che hanno rapporti omosessuali. Secondo lo studio, che ha come primo autore l’italiana Valentina Cambiano, la Prep potrebbe evitare un quarto dei nuovi contagi.

All’inizio la sua adozione sarebbe un costo, per via del prezzo dei farmaci, che pian piano verrebbe compensato dai risparmi dovuti ai minori pazienti. "Se fosse introdotta in Gran Bretagna – concludono gli autori -, potrebbe far risparmiare un miliardo di sterline al paese dopo 40 anni, e i risparmi potrebbero essere ancora maggiori per effetto della scadenza del brevetto dei farmaci in Europa". (Ats)

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