Bellinzona

Salario minimo, per i 'Verdi' il Governo non ha fatto centro

(©Ti-Press / Carlo Reguzzi)
8 novembre 2017
|

“Le cifre pubblicate oggi dal Consiglio di Stato disattendono totalmente lo scopo del salario minimo sociale, ovvero quello di poter permettere ai cittadini e alle cittadine risiedenti su territorio ticinese di poter vivere senza ricorrere agli aiuti sociali. Questo significa che il governo non ha proposto una soluzione concreta per arginare il problema della povertà ticinese che ricordiamo essere il cantone con il più alto tasso di povertà della Svizzera”. Lo sostengono i Verdi del Ticino, a detta dei quali “le basi di calcolo prese per definire le cifre sono inoltre arbitrarie e non corrispondono a quanto stabilito dalla sentenza del tribunale federale. Oltre a ciò per valutare il salario differenziato a livello internazionale si calcola una base minima del 60% del salario mediano di categoria e non il 55% come scelto dal Consiglio di Stato. Ma questo è solo un esempio”. Gli stessivaluteranno attentamente e approfondiranno il meccanismo scelto per definire queste cifre, ma è certo sin da ora che se le cifre non permetteranno ai residenti di vivere dignitosamente con il loro salario sarà referendum. Per approfondire il tema, in occasione dell’assemblea ordinaria dei Verdi del Ticino che si terrà sabato 11 novembre , alle 15, nella sala del Consiglio Comunale di Bellinzona. A partire dalle 17 avrà luogo un importante confronto tra il Consigliere di Stato e capo del Dipartimento delle Finanze Christian Vitta, appoggiato da Stefano Modenini (AITi),  la  gran consigliera ecologista Michela Delcò Petralli ed il sindacalista UNIA Enrico Borelli.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔