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Fotografia acustica del Luganese e della Riviera, per scoprire dove il rumore è molesto

(©Ti-Press / Carlo Reguzzi)
11 ottobre 2017
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Nell’ambito dei lavori per l’allestimento dei catasti del rumore stradale, sono stati
elaborati 37 nuovi progetti, che si aggiungono a quelli già presentati per i Comuni del Mendrisiotto (20 progetti), del Bellinzonese e Locarnese (31 progetti) e del Luganese (1a fase) (21 progetti).

Questi nuovi progetti saranno presentati ufficialmente il 18 ottobre ai 22 Comuni dell’agglomerato del Luganese e della Riviera e Valli interessati dalle misurazioni. Trattasi di Claro, Biasca, Bodio, Canobbio, Lugaggia, Sala, Tesserete e Vaglio, Comano, Gentilino e Montagnola, Cureglia, Giornico, Grancia, Barbengo, Cadro, Castagnola, Davesco-Soragno, Gandria, Lugano Città, Pambio-Noranco, Pazzallo, Pregassona, Sonvico e Viganello, Massagno, Melide, Origlio, Paradiso, Pollegio, Ponte Capriasca, Porza, Cresciano e Osogna, Savosa, Malvaglia e Sorengo.

“Per determinare lo stato acustico attuale e procedere con i relativi risanamenti fonici
delle strade, allestiti per agglomerato – ricorda il Dipartimento del territorio in una nota – è indispensabile disporre di un catasto del rumore stradale che permetta di definire in dettaglio la situazione fonica all’interno delle località”. Per le strade cantonali e comunali tale competenza spetta al Cantone, che si avvale, laddove necessario, della collaborazione dei Comuni.

Il catasto del rumore stradale rappresenta una sorta di “fotografia acustica” che mostra l’inquinamento fonico all’interno delle località e rappresenta il punto di partenza, da un lato per studiare i risanamenti a livello tecnico tramite l’adozione di provvedimenti alla
fonte (moderazione del traffico, pavimentazioni fonoassorbenti, riduzione della velocità) o sulla via di propagazione del rumore (ripari fonici), dall’altro per valutarne gli effetti reali.

Il catasto determina le immissioni per ogni piano di ciascun edificio presso le finestre dei
locali sensibili al rumore, in altre parole quelli destinati al soggiorno prolungato di persone. Attraverso questo strumento è dunque possibile stabilire il numero di abitanti e di costruzioni esposte a immissioni superiori ai limiti fissati dall’OIF e, di conseguenza, il grado di gravità di ogni singola situazione.

Il traffico stradale è la fonte principale di rumore in Ticino e può essere molesta. In base
ai catasti del rumore risulta che circa il 25% della popolazione è esposto ad immissioni
foniche, riconducibili alle strade cantonali e comunali, superiori ai valori limite stabiliti
dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento fonico (OIF). Quasi 350 chilometri di
strade cantonali e circa 70 chilometri di strade comunali necessitano di un
risanamento fonico.

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