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Frontalieri in aumento, specialmente in Ticino

(Davide Agosta)
10 agosto 2017
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La Svizzera rimane ancora attrattiva per i frontalieri. Nel secondo trimestre dell’anno, il loro numero è cresciuto del 3,5% su un anno a 322 028 unità. Nel Ticino si è registrato l’incremento maggiore: +5,3% a 65 490 unità, come indicano i dati trimestrali pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST). Rispetto al trimestre precedente, la variazione a livello nazionale è stata del +1,3%. Stessa percentuale per il Ticino. La regione del Lemano ha registrato l’incremento più forte da un trimestre all’altro: +2,2 (+4,1% su un anno). È in questa macroregione, che comprende Ginevra, dove si conta il maggior numero di frontalieri: 120 021 unità. Sempre su un anno, incrementi significativi sono stati registrati a Zurigo (+3,7% a 10 349 unità), nella Svizzera orientale (+4,1% a 25 888 unità) e centrale (+4,2% a 1879 unità). Aumento meno pronunciato per l’Espace Mittelland (+0,9% a 25 509 unità) e la Svizzera del Nord-Ovest (+1,3% a 72 892 unità). Il settore terziario fa da traino. Rispetto al secondo trimestre del 2016, l’incremento tra aprile e giugno dell’anno corrente è risultato del 4,8% a 211 035 unità. Stabile il settore secondario (+1% a 109 033 unità), e in crescita il settore primario (+4,6% a 1 960 unità). La Francia rimane il Paese maggiormente rappresentato tra i frontalieri con 176 371 lavoratori (+3,1% su un anno). Seguono gli Italiani (73 262 persone, +5,4% su un anno), i cittadini tedeschi (61 963, +2%) e gli Austriaci (8 285, +1,8%).

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