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Terrorismo, un arresto e perquisizioni in Ticino

(Carlo Reguzzi)
22 febbraio 2017
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Nell’ambito di un procedimento penale condotto dal Ministero pubblico della Confederazione e di un procedimento penale condotto separatamente dal Ministero pubblico del Cantone Ticino, oggi in Ticino sono state svolte due operazioni di polizia. L’intervento è stato compiuto, oltre che da rappresentanti della procura federale e della procura cantonale, da oltre 100 funzionari della Polizia cantonale ticinese e di fedpol.

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) conduce un procedimento penale nei confronti di un imputato con doppia nazionalità svizzera e turca e di un cittadino turco. Il procedimento penale sarà condotto per violazione dell’articolo 2 della legge federale del 12 dicembre 2014 che vieta i gruppi “Al-Qaïda” e “Stato islamico” nonché le organizzazioni associate (RS 122), sostegno o partecipazione a un’organizzazione criminale (art. 260ter CP) e violazione del divieto di rappresentazione di atti di cruda violenza (art. 135 CP). Vi è il sospetto che siano state reclutate persone a favore dello Stato islamico o di organizzazioni associate.

In data odierna, nell’ambito del procedimento penale il MPC, coadiuvato dall’Ufficio federale di polizia fedpol e la Polizia cantonale ticinese, ha eseguito più perquisizioni domiciliari nel Cantone Ticino. Una persona è stata arrestata. È stato perquisito anche un luogo di preghiera, nel quale tuttavia non sono stati compiuti arresti.

Dato che il procedimento penale comprende alcuni collegamenti relativi ai presunti autori con il procedimento penale condotto dal Cantone Ticino, le operazioni sono state svolte in stretta collaborazione con il Ministero pubblico del Cantone Ticino.

Anche nel presente procedimento, come di consueto, si applica la presunzione d’innocenza a tutti gli imputati.

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