Bixio Caprara: ‘Sono pronto all'ascolto’

Non c'è stata partita. Bixio Caprara, neopresidente liberale radicale, ha raccolto quasi due terzi dei consensi espressi questa mattina a Bellinzona dai delegati del suo partito riuniti in Congresso per sostituire Rocco Cattaneo. Pragmatico e al tempo attento ai valori forti del partito, Caprara ha detto subito ai suoi che “dobbiamo tornare ad ascoltare il Paese e a rafforzare il rapporto col territorio”.

Ma come si fa oggi in tempi di contatti rapidi e convulsi?

«Noi abbiamo già una presenza forte, a mio avviso, nel territorio. I nostri rappresentanti però faticano ad arrivare là dove è necessario esserci per cambiare il corso delle cose. Dobbiamo dunque essere più rapidi e diretti”.

Si parla molto di comunicazione, ma non è anche una questione di contenuti?

«C'è un problema di risorse. Abbiamo i contenuti, i temi, e anche la capacità d'ascolto dei disagi presenti in Ticino. E vogliamo restare in ascolto. Come vogliamo finanze pubbliche sane, perché solo così riusciamo ad aiutare chi più ha bisogno. Altrimenti siamo lì solo per fare contabilità. Serve dunque più capacità d'ascolto e la spinta deve venire dal basso».

Serve un leader profilato?

«Io non credo al principe illuminato ed isolato. Penso invece che oggi i temi siano complessi e articolati. Dunque occorre capire come è giusto affronarli. La mia sarà anche una forte attenzione ai meccanismi interni al partito, per semplificarli».

Come si fa a far passare il messaggio politico?

«Sappiamo che i meccanismi sono molteplici e serve la conoscenza dei tecnici per meglio comprendere il mondo delle nuove tecnologie. In ogni caso oggi la comunicazione è più rapida e dunque dobbiamo adattarci, cercando però di fare la differenza. Non dobbiamo lasciarci affogare nel marasma mediatico, ma comunicare quando c'è bisogno e dire le cose bene».