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Prima il Consiglio della magistratura, poi eventualmente il pp dimissionario Corti

(Tatiana Scolari)
23 gennaio 2017
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Prima di eventualmente sentire il procuratore pubblico Nicola Corti, la cui dura lettera di dimissioni sta sollevando interrogativi e discussioni, l'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio ascolterà il Consiglio della magistratura. Così ha deciso lo stesso Up nella riunione odierna tenutasi prima dell'apertura della seduta parlamentare. «C'è la separazione dei poteri e il nostro referente è il Consiglio della magistratura: se possibile lo sentiremo in occasione della prossima riunione dell'Ufficio presidenziale (il 13 febbraio, ndr), se il Cm non può anticiperemo o posticiperemo l'audizione», dice alla 'Regione' il presidente del Gran Consiglio Fabio Badasci. «Vorremmo sapere dal Cm se quanto scritto da Corti sulla situazione al Ministero pubblico abbia o no un fondamento», aggiunge Badasci. Nessuna decisione è stata presa dall'Up circa la sostituzione di Corti (pubblicazione o meno del relativo bando di concorso). «Le dimissioni del pp sono per il prossimo 1° luglio, per cui c'è un ancora un po' di tempo». Secondo il capogruppo de La Destra Gabriele Pinoja, nella discussione andrebbe coinvolta anche la commissione parlamentare che si sta occupando di rivedere, se del caso, la procedura di elezione  dei magistrati. 

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