Sono 64 su 49'321 domande le decisioni negative prese dal Cantone circa il rinnovo dei permessi di dimora e per frontalieri dopo aver consultato l’estratto del casellario giudiziale dei richiedenti. Lo rileva un comunicato odierno del Consiglio di Stato, in cui si evidenzia come negli ultimi due mesi i no siano stati 11.
"In 350 occasioni (pari allo 0.86%) sono emersi elementi di natura penale (condanne oppure procedimenti penali pendenti), e sono state quindi analizzate nel dettaglio e valutate con attenzione", si legge nella nota.
Il governo fa sapere che – analogamente a quanto fatto lo scorso novembre con la Commissione del Consiglio degli Stati – ha inviato ieri una lettera alla Commissione istituzioni politiche del Consiglio nazionale invitandola a confermare il sostegno alle iniziative del Gran Consiglio ticinese per la presentazione del casellario.
"Lo scorso mese di novembre – ricorda il comunicato –, la Commissione istituzioni politiche del Consiglio degli Stati aveva trattato e sostenuto le misure del parlamento ticinese". Ora si chiede all'analoga commissione della Camera bassa di pronunciarsi nello stesso modo.
Nella lettera "il Governo ha sostenuto questa richiesta sottolineando i risultati positivi ottenuti in Ticino dopo l’introduzione della misura straordinaria che prevede la richiesta del casellario giudiziale per il rilascio e il rinnovo dei permessi B (di dimora) e G (per lavoratori frontalieri)". Inoltre "il Consiglio di Stato ha colto l’occasione per sottolineare che l'Autorità amministrativa (Sezione della popolazione) non dispone di alcun tipo di accesso a banche dati di polizia. L’identificazione di eventuali elementi di rischio accresciuto è quindi possibile unicamente attraverso la consultazione dell'estratto".