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Nella testa dei pedofili 

(Davide Agosta)
14 novembre 2016
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‘Sono un mostro, ho paura di me stesso’, ‘Non riesco a controllare le mie pulsioni’. Sono le voci di chi si sente sessualmente attratto dai bambini, sa che non va bene e cerca aiuto. Con chi confidarsi? Dove trovare una consulenza specializzata? Sarò denunciato?  In Svizzera, ci sono 440 enti a protezione dell’infanzia e (solo) due associazioni specializzate in consulenze e cure per chi ha tendenze pedofile. Come l’istituto forense Forio di Frauenfeld che dal 2006 aiuta anche chi ha tendenze pedofile: cento uomini (dai 18 ai 68 anni) si sono autosegnalati. «C’è chi fatica a controllare gli impulsi, chi ce la fa a tratti ma teme di perdere il controllo: insegniamo loro ad autoresponsabilizzarsi, a gestire i rischi, usando varie tecniche, come evitare situazioni di pericolo, così da non passare dalle fantasie all’atto», spiega Meinrad Rutschmann. È viceresponsabile dell’istituto Forio, diretto dalla psicoterapeuta Monika Egli-Alge, che ha una sede anche a Zugo. Il lavoro non manca: le statistiche parlano di un caso su 100 uomini, ossia 20mila potenziali pedofili in Svizzera (fonte kein-täter-werden.de). Agli esperti è sempre più evidente che, per difendere i minori, occorre provarle tutte, anche aiutare i pedofili a non trasformare le loro pulsioni malate in realtà criminale. Un approccio usato in vari Paesi, dove migliaia di uomini chiedono consulenze specializzate, risposte alle domande più intime e inquietanti, diagnosi e cure. A guadagnarci è tutta la società. Tutti i dettagli alle pagine 2 e 3. 

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