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Gran Consiglio, si riapre nel segno di Bosia Mirra

19 settembre 2016
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'Sappiamo tutti che cosa è successo quest'estate'. È l'incipit dell'intervento con cui il granconsigliera e leghista Boris Bignasca ha chiesto, all'inizio della sessione parlamentare, che la socialista Lisa Bosia Mirra (Ps) venga sostituita - poiché "non degna" - in seno alla commissione che vigila sulle condizioni delle carceri, dopo che qualche settimana fa è stata arrestata con l'accusa di aver agito da passatrice, facilitando l'ingresso di migranti sul territori elvetico. La diretta interessata, presente in  aula, non si è espressa. Al suo posto il capogruppo socialista Ivo Durisch ha ricordato che vige la presunzione d'innocenza. 'E poi - ha aggiunto Michela Delcò-Petralli (Verdi) - in quest'aula hanno già seduto persone sotto inchiesta'. Dal canto suo il presidente della commissione Giorgio Galusero (Plr), ha rivelato che Bosia Mirra è stata invitata con una lettera ad astenersi dal partecipare alle riunioni del gremio. Il dibattito è quindi proseguito con le successive trattande.

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