Archivio

Stampati in Ticino, Syndicom sta con Viscom

15 luglio 2016
|

Sindacato e padronato concordano: stampare in Ticino è importante. E in ambito culturale si poteva e si può fare di più. Dopo la denuncia del direttore di viscom Stefano Gazzaniga, che sulla 'Regione' di ieri aveva criticato il capo del Decs Manuele Bertoli, e dopo la replica del presidente di Viscom Giacomo Salvioni, che oggi sempre sulla 'Regione' ha smontato la difesa di Bertoli, tocca quindi al sindacato Syndicom scendere in campo. Ecco il comunicato stampa:

“Syndicom, il sindacato dei media e della comunicazione sostiene viscom Ticino che si sta battendo per convincere le autorità Cantonali a fare in modo che le commesse che ricevono un finanziamento pubblico vengano stampate sul nostro territorio. Inoltre  condivide la richiesta di includere l’aspetto contrattuale nel bando di concorso per  lavori che ricevono il sostegno pubblico.

Lo scorso anno syndicom, Syna e viscom hanno concluso un nuovo contratto collettivo nazionale (Ccl) valido per tre anni. Nel contempo, i partner sociali hanno dato inizio alla pratica che dovrà decretare il Ccl d’obbligatorietà federale. I partner sociali hanno ritenuto importante regolare e garantire delle buone condizioni di lavoro in un settore che è in continua trasformazione a causa dei miglioramenti tecnologici e di una concorrenza che si acuisce sempre di più.

Syndicom saluta con favore i passi che sono stati intrapresi dalla politica cantonale per incoraggiare la stampa in Ticino. Non può invece nascondere le proprie perplessità nei confronti delle posizioni del consigliere di Stato Bertoli apparse ieri sui media, che in ambito culturale non intende favorire le aziende che stampano nella regione e che applicano il Contratto Collettivo di Lavoro. Questa assenza di regole significa meno lavoro per le aziende della regione e di conseguenza meno posti di lavoro. Inoltre si favoriscono quelle aziende che offrono prezzi migliori solo perché pagano meno i salari.

Lanciamo quindi un appello alle autorità pubbliche ed in modo particolare al Consigliere di Stato Manuele Bertoli; affinché si stabiliscano delle regole per sostenere la stampa in Ticino e le aziende che applicano buone condizioni di lavoro, anche in ambito culturale”.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔