È stato uno sciopero al contrario quello inscenato da docenti e allievi oggi, giorno che il Dipartimento educazione e cultura aveva dato libero agli insegnanti come compensazione ai tagli sugli stipendi. Una sessantina le sedi di scuola – tra elementari, medie e superiori – aperte nonostante avrebbero dovute rimanere chiuse. Professori, allievi e genitori hanno "presidiato" le aule per rimarcare la loro protesta.
Ecco come è andata nei licei del cantone nei racconti dei nostri inviati Katiuscia Cidali, Alfonso Reggiani, Serse Forni e Stefano Lippmann.
Dalla riunione tra i docenti del Liceo di Bellinzona e cinque membri della Commissione scolastica del Gran Consiglio sono emerse preoccupazioni e malcontento. Ma anche una proposta concreta. Per avere un contatto diretto con con chi la scuola la vive da vicino, la Commissione ha proposto di organizzare una serie di incontri regolari con dei rappresentanti di docenti e allievi. Il primo è stato fissato il 19 aprile.
Al liceo Lugano 1 stamane gli allievi hanno ascoltato i docenti che hanno illustrato i risparmi che il Cantone ha adottato nella scuola pubblica negli ultimi 23 anni. Poi hanno allestito gli striscioni in vista della protesta di Bellinzona. Allievi e docenti si sono legati al cancello d'ingresso del Palazzo degli studi invitando i passanti simbolicamente a liberarli dai tagli all'istruzione.
Alla giornata di mobilitazione al Liceo 2 di Savosa, con allievi e docenti, ha partecipato anche la ex consigliera di Stato Laura Sadis che ha auspicato una riflessione nel merito del mondo della scuola al di là delle questioni sindacali.
Anche a Locarno i liceali hanno risposto numerosi all’appello. In mattina al LiLo si sono ritrovati in 150, tra studenti e docenti. Dopo la colazione, un flashmob (con tanto di riprese video dell’evento), ragazze e ragazzi hanno preparato gli striscioni per manifestare a Bellinzona. È seguito un incontro con l’economista Christian Marazzi, professore universitario.
Al liceo di Mendrisio, ad esempio, oltre 350 tra allievi, docenti, ex docenti e genitori si sono riuniti per seguire una serie d’interventi, tra i quali quelli del filosofo Franco Zambelloni e del direttore della Kantonsschule Limmattal di Zurigo Werner De Luca. Curiosità: le discussioni tenutesi dal collegio dei docenti dell’istituto di Vacallo, sono state invece trascritte e inviate al Consiglio di Stato.