Dipendenti Rsi 'licenziati come delinquenti dall'azienda che hanno servito per anni'

Licenziati in tronco, come "delinquenti", a volte "con metodi che rasentano l'epurazione". I 18 tagli previsti alla Rsi starebbero avvenendo con modalità "scandalose". Così le definiscono i sindacati Ssm e Impressum che li denunciano in un comunicato. 

"I colleghi, convocati con un brevissimo preavviso, sono stati informati dai loro superiori della decisione di lasciarli a casa – si legge nella nota –. Seduta stante, hanno dovuto consegnare la tessera aziendale e l’account di posta elettronica è stato immediatamente bloccato". I dipendenti colpiti dalla decisione "sono stati in seguito accompagnati in ufficio dal consulente delle risorse umane, per ritirare i propri effetti personali, e immediatamente dopo all’uscita. Ci sono stati casi in cui, addirittura, l’azienda ha richiesto l’intervento degli agenti di una società privata di sorveglianza".

Un modo di agire da parte dei vertici Rsi che i due sindacati bollano come scandaloso e ingiustificato: "I nostri colleghi, oltre a patire l’ingiustizia del licenziamento hanno dovuto subire l’umiliazione di essere espulsi come delinquenti dall’azienda che hanno servito per molti anni".

I licenziamenti, – 18 in tutto, più numerosi prepensionamenti e riduzioni di orario di lavoro – erano già stati annunciati dalla televisione pubblica nel corso del mese di novembre, in occasione della presentazione dei piani di risparmio. Negli scorsi giorni i capi dipartimento hanno cominciato a convocare le persone da lasciare a casa per comunicare la notizia. Il direttore Rsi Maurizio Canetta, su alcuni organi di stampa, ha ridimensionato le modalità di licenziamento, rilevando che l'azienda ha operato come avrebbe fatto qualsiasi altra impresa responsabile. "Ma Canetta, alle espulsioni coatte non era presente – scrivono Ssm e Impressum –. Il sindacato sì".