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20 aprile 2016
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Primarie americane, Trump e Clinton stravincono a New York   

A New York hanno trionfato Donald Trump e Hillary Clinton. Il miliardario repubblicano ha staccato gli avversari Kasich e Cruz aggiudicandosi il 60% dei voti, mentre per i democratici, l'ex segretario di Stato ha battuto il rivale Sanders ottenendo quasi il 58%. «È una notte incredibile. Faremo l’America più forte e più grande che mai. Grazie New York», ha esultato il magnate newyorchese ribadendo la sua linea: «Le aziende americane vanno all’estero, gli immigrati illegali sono spesso trattati meglio dei nostri veterani. L’Obamacare è un disastro. Tutto questo finirà». 

https://twitter.com/FoxNews/status/722611093504299008 

Perché New York era così importante nella corsa alla Casa Bianca: come di consueto a New York si vota nella seconda parte del calendario delle primarie, ovvero quando solitamente nei due partiti c'è già un chiaro vincitore. Questa volta però i grandi favoriti di entrambi i partiti potevano essere fermati. Le elezioni appena svolte mettevano in palio molti delegati e sia Donald Trump che i due sfidanti democratici riponevano grandi aspettative in questa tornata a causa dei forti legami con la Grande Mela. Hillary Clinton, nata a Chicago, ha però vissuto a lungo a New York dove per due volte è stata eletta senatrice; Bernie Sanders è nato a Brooklyn e ha trascorso gran parte della sua vita a New York prima di trasferirsi in Vermont; Donald Trump è nato nel Queens e ha sempre vissuto a New York.

Cresce il numero delle vittime in Ecuador

Continua ad aggravarsi il bilancio del terremoto in Ecuador: le vittime sono 480, mentre c’è incertezza sul numero dei dispersi. I ’desaparecidos’ a seguito del terremoto sono 231, ha dichiarato il ministro della difesa, Ricardo Patino, precisando che il terremoto di sabato notte è "stata la peggior tragedia del Paese negli ultimi 60 anni". D’altra parte, secondo il viceministro degli interni, Diego Fuentes, le persone scomparse – i cui nomi sono stati inseriti in una lista istituita dalle autorità – sono circa 2mila. (Ats) 

Italia, Senato respinge mozioni di sfiducia al governo 

L’Aula del Senato italiano respinge la mozione di sfiducia presentata contro il governo dal Movimento 5 Stelle. I no sono stati 183, i sì 96, nessun astenuto. Sono in totale quattro, due alla Camera e due al Senato, le mozioni di sfiducia votate dal Parlamento nella XVII legislatura. Sono invece 18 al Senato e 8 alla Camera le mozioni depositate ma mai discusse.

Nel dettaglio al Senato sono state presentate e discusse le mozioni del M5s sul caso Shalabayeva contro il ministro Alfano, nel luglio 2013 quando ancora c’era il governo Letta, e quella di M5s, Fi e Lega sul caso banche lo scorso 27 gennaio. Alla Camera è stata invece discussa il 18 dicembre scorso la mozione contro il ministro Boschi per il caso Banca Etruria e quella promosso contro il ministro del governo Letta Cancellieri sul caso Ligresti il 20 novembre 2013.

 

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