#mentredormivate

#MentreDormivate

7 dicembre 2015
|

La Francia sterza a destra, il Ps ritira liste per sbarrare il passo a Le Pen

Oltre ogni previsione: Marine Le Pen e il Front National non conquistano 3 regioni al primo turno come pensavano gli osservatori, né "quattro o cinque" come aveva detto di sperare la stessa leader. I risultati di un primo turno storico danno l’estrema destra largamente primo partito di Francia con circa il 30% dei voti e in testa in sei regioni.

Immediata la reazione del Partito socialista: dopo il rifiuto di ogni accordo anti-Fn da parte di Nicolas Sarkozy nelle due regioni dove sono favorite Marine e Marion Le Pen, il segretario Jean-Christophe Cambadelis ha annunciato il "ritiro" unilaterale delle proprie liste in vista del ballottaggio "per sbarrare il passo al Front National". Una decisione che apre nuove prospettive per domenica prossima, non soltanto nelle due regioni più favorevoli all’estrema destra ma anche ovunque il Ps sia arrivato in terza posizione e quindi fuori gioco.

La presidente del Fn, che si presentava nel Nord-Pas de Calais-Picardie, ha conquistato oltre il 41% dei suffragi, molto più del doppio del candidato socialista, Pierre de Santignac (18%). E Xavier Bertrand, alfiere della destra dei Républicains, si è fermato al 25%. Al polo opposto, nella regione Paca (Provenza-Alpi-Costa azzurra), la nipote Marion Maréchal-Le Pen l’ha addirittura superata, con gli exit poll che la davano al 41,2% e lei che ringrazia gli elettori per "il 42% al primo turno".

Venezuela, l'opposizione antichavista vince le elezioni

L’opposizione antichavista ha vinto le elezioni legislative in Venezuela, conquistando 99 dei 167 seggi dell’Assemblea Nazionale, contro i 46 del partito chavista.

"Con il voto abbiamo battuto democraticamente un governo che non è democratico", ha chiosato Jesus Torrealba, segretario del Tavolo dell’Unità Democratica (Mud), festeggiando la vittoria dell’opposizione nelle elezioni legislative in Venezuela.

Torrealba ha proseguito affermando che i risultati contenuti nel "primo stitico bollettino" della Commissione nazionale elettorale (Cne) segnano solo l’inizio di "una fragorosa disfatta del governo e di una chiara vittoria dell’opposizione" che nello scrutinio finale sarà ancora più marcata. Rivolgendosi al governo, il dirigente antichavista ha detto che "il popolo ha parlato chiaramente. Le famiglie venezuelane si sono stancate di soffrire a causa del vostro fallimento. Ora basta! È ora di rispettare la volontà del popolo".

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha riconosciuto la vittoria dell’opposizione nelle elezioni legislative, in un messaggio televisivo trasmesso dopo la proclamazione dei risultati ufficiali da parte della Commissione elettorale.

Obama: "Sconfiggeremo l'Isis"

"Il terrorismo è una minaccia reale, ma vinceremo". In un discorso raro, dallo Studio Ovale, Barack Obama parla alla nazione per ribadire che gli Stati Uniti sconfiggeranno il terrorismo "entrato in una nuova fase" e per rassicurare gli americani ancora sotto shock dopo la strage di San Bernardino.

Tredici minuti in cui il presidente Usa non fa nessun clamoroso annuncio nel cambio di strategia o di politiche per la lotta al terrorismo, ma ribadisce concetti già espressi in passato e rassicura: "Siamo dalla parte giusta della storia. Ricordiamoci che la libertà è più forte della paura". Obama inizia l’atteso discorso partendo da San Bernardino. "È stato un atto di terrorismo, progettato per uccidere persone innocenti, ma finora non abbiamo prove che i killer siano stati diretti da gruppi terroristici all’estero anche se avevano iniziato un percorso di radicalismo", dice.

Quindi chiede, per l’ennesima volta, un intervento del Congresso sulle armi da fuoco: "Bisogna rendere più difficile per la gente comprare fucili d’assalto come quelle usate nell’attacco a San Bernardino", a partire dall’approvazione di una legge "che impedisca a chi si trova già sulla lista nera di quanti non possono salire su un aereo – perchè considerati pericolosi – di comprare armi".

Obama spinge anche per le restrizioni al ’K-1 non immigrant visa program’, il visto concesso a coniugi o fidanzati (come quello ottenuto dalla killer del commando di San Bernardino), "in modo che si possano fare più controlli e accertare che chi viene in America non sia stato nelle zone di guerra". Ma chiede anche al Congresso di autorizzare l’uso continuato della forza militare contro i terroristi "anche se – precisa – non saremo trascinati in una guerra lunga e costosa. Questo è quello che vuole l’Isis", ribadendo ancora una volta che non invierà truppe di terra in Siria e in Iraq. "La strategia di adesso – raid aerei, forze speciali e collaborazione con le truppe locali che lottano per riprendersi il controllo del Paese – permetterà di raggiungere una vittoria più sostenibile".

 

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔