Svizzera

Rimborsi Billag in arrivo, i consumatori esultano

Il Tribunale federale lo scorso 2 novembre ha confermato la decisione del Taf: verrà restituito quanto pagato in eccesso dal 2010 al 2015

Ti-press
14 novembre 2018
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Le organizzazioni dei consumatori esultano: il Tribunale federale, chiamato in causa da quattro membri della 'Alleanza delle organizzazioni dei consumatori', ha imposto all’Ufficio federale delle comunicazioni (Ufcom) di rimborsare l’Iva pagata in eccesso dai querelanti  dal primo gennaio 2010 al 15 giugno 2015. Grazie a questa sentenza e a diverse iniziative politiche la Confederazione intende rimborsare l’Iva sotto forma di somma forfettaria a tutte le economie domestiche. Nella sentenza dello scorso 2 novembre il Tribunale federale ha confermato la decisione del Tribunale amministrativo federale del marzo 2017

"Per cercare di evitare la restituzione l’Ufcom ha sfruttato tutte le possibilità di ricorso. E’ così riuscito a ottenere che il rimborso dell’Iva pagata in eccesso sia calcolato unicamente su 5 anni e non su 10 come richiesto dalle organizzazioni dei consumatori. Comunque: di fronte alla sentenza del Tribunale federale e alla pressione politica, l’Ufcom ha ceduto alla principale richiesta dell’Alleanza: 3 milioni e 700 mila economie domestiche dovrebbero ricevere un rimborso forfettario.   L’ammontare del risarcimento non è ancora stabilito con esattezza  ma varierà  fra i 50 e i 70 franchi e sarà effettuato con una compensazione sul canone radio – tv che verrà incassato da   Serafe (la Billag sarà competente per l’incasso del canone solo ancora fino alla fine del 2018). Le organizzazioni dei consumatori accolgono positivamente questa decisione: per motivi pratici e di tempo il rimborso forfettario è una  soluzione accettabile.  “All’inizio del percorso, l’obiettivo principale era che tutti ricevessero il rimborso, siamo molto soddisfatti di questo risultato!” ha commentato Laura Regazzoni Meli, segretaria generale dell’Acsi (consumatori della Svizzera italiana).

 

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