Svizzera

Il popolo non deve esprimersi sui caccia da guerra

Nessun voto di principio sulle forze aeree: è quanto sostiene, a maggioranza, la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati

(©Wikimedia/Arpingstone)
23 ottobre 2018
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Il popolo non deve poter decidere di principio se l'Esercito svizzero debba ancora disporre di Forze aeree efficienti dotate di moderni aerei da combattimento. È quanto pensa la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati, che ha respinto grazie al voto preponderante del suo presidente Josef Dittli una mozione del Partito borghese democratico (PBD) adottata lo scorso giugno dal Nazionale per 99 voti a 77.

La mozione incarica il Consiglio federale di sottoporre il più presto possibile al voto popolare la questione di principio relativa all'acquisto di nuovi aerei da combattimento.

Secondo la maggioranza della commissione, sottolinea una nota odierna dei servizi parlamentari, il testo della mozione è obsoleto poiché il Consiglio federale ha già previsto di sottoporre al Parlamento entro la fine del 2018 una decisione programmatica soggetta a referendum.

Tenuto conto infatti del costo per i nuovi jet, compreso il sistema missilistico di difesa terra-aria, il governo ha deciso di sottoporre il credito di 8 miliardi a un decreto di pianificazione da presentare alle Camere. Quest'ultimo, ora in fase di consultazione, è sottoposto a referendum.

Una minoranza della commissione ha sostenuto invece la richiesta formulata dalla mozione, ritenendo che la sua accettazione rafforzerebbe l'approccio adottato dal Consiglio federale.

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