Mottet rovina la festa al Lugano

Un missile di Mottet, a 4'47'' da quello che sarebbe stato il secondo overtime di Lugano-Friborgo (e sarebbe stata una prima, in Lega nazionale A) rovina la festa agli uomini di Greg Ireland. Che restano sì padroni della loro serie dei quarti, ma con il loro vantaggio torna ad essere di una sola lunghezza (2 vittorie a 1). Con il Friborgo di Mark French che riesce a fare la differenza in un supplementare in cui, specie nella sua prima parta, gli ospiti sono comunque i più intraprendenti. Anche perché sanno bene che una sconfitta alla Resega per loro sarebbe stata probabilmente quella di troppo.

Un vero peccato, per un Lugano che gara 3 la comincia davvero nel migliore dei modi. Perché fin dall’ingaggio d’apertura mette alle cordre l’avversario, lavorandolo ai fianchi come un pugile esperto. Stordito, il Friborgo si limita a incassare e subire. Anche reti. Due in nemmeno 8’. La prima il Lugano la trova con Cunti in doppia superiorità numerica. Poi lo imita Reuille, che si fionda su un disco respinto dal portiere avversario e insacca per il raddoppio. Il Friborgo, in una delle sue prime folate offensive, accorcia le distanze, ma poco dopo Lajunen, con la complicità di Kienzle, riporta a due le lunghezze di margine del Lugano. Nel tempo centrale il gioco si fa più confuso e pasticciato, col cronometro che scorre senza che si registrino grosse occasioni, salvo qualche rara invenzione dei singoli. Le occasioni arrivano col contagocce, le reti, invece, nemmeno con quello. Così, al 40’, Lugano e Friborgo arrivano ancora sul risultato di 3-1 Ma l’opera così ben iniziata nel primo tempo, il Lugano non riesce a chiuderla nei tempi regolamentari, Perché il Friborgo nel terzo tempo trova il modo di mettere due dischi alle spalle di Merzlikins e spedire tutti al supplementare. Il 3-3 lo firma Cervenka, al suo primo sussulto di questi quarti di finale. Prima, appunto, dell'amarissimo epilogo. E sabato, alla BcfArena, si ricomincia