Curiosità

Le emoticon, fenomeno mondiale che si è preso pure l'oggi

È la giornata mondiale delle emoji. Faccine, scritte, disegni, simboli. Chi più ne ha più ne metta. In arrivo a breve le nuove 157, con tanto di supereroi e zanzara

worldemojiday.com
17 luglio 2018
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C’è una emoji per tutto, anche per l’insalata vegana e la doppia elica del Dna. E a cadenza regolare ne sono disponibili sempre di più e delle più disparate a testimonianza di quanto sia diventata un’abitudine consolidata comunicare con le faccine. Tanto che le emoticon hanno una loro Giornata Mondiale che ogni anno si celebra il 17 luglio.

Il termine emoji deriva dal giapponese e vuol dire pittrogramma, cioè un disegno o un simbolo in uno o più colori immediatamente riconoscibile. La prima faccina è stata creata tra il 1998 e il 1999 da Shigetaka Kurita, che lavorava per dispositivi mobili della società di telecomunicazioni NTT DoCoMo. Poi sono arrivate in Occidente e sono state inserite nel sistema di codifica Unicode. Ad oggi ne sono disponibili oltre 2’800 e non c’è tastiera o computer o sistema operativo, da iOS di Apple ad Android di Google, che non abbia le proprie emoji.

Addirittura la faccina che ride a crepapelle è stata eletta parola dell’anno 2015 dai dizionari Oxford. A confermarne la popolarità è Facebook. Di tutte le emoji esistenti nel mondo quasi 2'300 sono usate sul social network, più di 700 milioni sono utilizzate nei post ogni giorno, il cuore è stato scelto il doppio delle volte rispetto all’anno scorso. Su Messenger, la chat di Facebook, oltre 900 milioni di emoji vengono inviate ogni giorno senza testo. In tutto il mondo, Capodanno è il giorno in cui vengono utilizzate più emoji su Messenger.

Di recente il consorzio Unicode, preposto all’approvazione, ne ha riconosciute 157 nuove che a valanga stanno per arrivare su chat e tastiere degli smartphone. Fanno il loro ingresso le emoji con le persone ricciolute, maschere da supereroi, l’aragosta, la zanzara e persino il microbo. In cucina le new entry sono il mango, la foglia d’insalata, bagel e cupcake. Non mancano la cassetta del pronto soccorso e anche la carta igienica.

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