Economia

Hupac, fatturato record nel 2021: 682 milioni (+14%)

Per volume di traffico, l’anno scorso l’operatore di trasporto combinato ha nuovamente raggiunto i livelli pre-pandemici del 2019

Il presidente del Cda
(Keystone)
4 maggio 2022
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Nel 2021 l’operatore di trasporto combinato Hupac ha realizzato un utile di 12,4 milioni di franchi, dopo la perdita di 2,5 milioni registrata nel 2020 a causa dell’epidemia di coronavirus. Il fatturato è salito di oltre il 14% raggiungendo il nuovo record di 682 milioni.

Come già annunciato in gennaio, il gruppo ha trasportato 1,12 milioni di spedizioni stradali nel traffico combinato strada/rotaia e nel trasporto marittimo inland (+10,7%). Rispetto all’anno precedente, sono stati trasferiti su rotaia circa 100’000 camion in più. Hupac ha così raggiunto nuovamente il volume di traffico pre-pandemico del 2019, superandolo addirittura di quasi il 10%.

Nel presentare i dati, la società precisa che il traffico transalpino attraverso la Svizzera è cresciuto dell’11% con 597’500 spedizioni stradali, soprattutto grazie al successo del corridoio di 4 metri via San Gottardo. Anche il traffico transalpino attraverso l’Austria via Tarvisio si è sviluppato favorevolmente (+7,8% rispetto all’anno precedente). Via Francia, il traffico è aumentato del 26,3% da un livello ancora piuttosto basso.

Pure il traffico non transalpino si è sviluppato in modo dinamico, con una crescita del 10,4%, ottenendo un volume di 479’200 spedizioni stradali. I segmenti dell’Europa sud-orientale e sud-occidentale hanno contribuito in modo significativo a questo risultato.

Nei primi tre mesi dell’anno il volume di traffico è aumentato del 4% circa, mentre in aprile è risultato inferiore al livello dell’anno scorso a causa di un cantiere sul percorso della valle del Reno, che ha portato a un dimezzamento della capacità di trasporto.

Per l’intero anno Hupac prevede una crescita del traffico a una cifra percentuale e un risultato economico positivo. Tuttavia "la guerra in Ucraina, ulteriori interruzioni delle catene di approvvigionamento globale dovute all’attuale situazione pandemica in Cina e i prossimi aumenti dei tassi di interesse a causa dell’alta inflazione rendono il 2022 un anno pieno di sfide. Le previsioni sono difficili in questa situazione", afferma il presidente del Consiglio d’amministrazione Hans-Jörg Bertschi.

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