Economia

Ikea ricompra i suoi mobili usati: lanciato il 'Buy Back'

Nonostante il lockdown Ikea Svizzera ha registrato una crescita del fatturato rispetto all’anno precedente, raggiungendo il traguardo di 1’146 milioni di franchi.

Buy back (Ti-Press)
15 ottobre 2020
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Mobile usato che si vuole rivendere? Perché non portarlo allo stesso negozio dove lo si è comprato. Parte da qui l'iniziativa di Ikea 'Buy Back'. Il colosso svedese dell'arredamento ha messo in campo questa proposta alla clientela in vista dal Black Friday. I mobili che non sono più necessari all’interno di una casa o che non si adattano più alle esigenze di qualcuno, se sono in buono stato, possono così rivivere in un’altra abitazione, con un vantaggio sia per chi li rivende sia per chi li acquista.

Come funziona? Per vendere i propri mobili Ikea usati bisogna consultare la pagina del sito dedicata, verificare le condizioni del servizio di riacquisto ed effettuare una pre-valutazione del prodotto prima di recarsi in negozio per la valutazione finale e la consegna. Alla fine si riceverà un buono acquisto da spendere in negozio, il cui valore dipenderà dalle condizioni dei mobili. Gli articoli “come nuovi”, senza graffi, saranno pagati il 50% del prezzo originale; gli articoli “molto buoni”, con piccoli graffi, il 40% e quelli “ben usati”, con diversi graffi, riceveranno il 30%. I clienti dovranno restituirli – completamente assemblati – al banco resi dove verranno controllati e concordato il valore finale del buono.

Nell’anno d’esercizio 2020, a causa del lockdown dovuto al coronavirus, tutti i negozi Ikea in Svizzera sono rimasti chiusi per quasi due mesi. Ciononostante, Ikea Svizzera ha registrato una crescita del fatturato rispetto all’anno precedente, raggiungendo il traguardo di 1’146 milioni di franchi, che corrisponde a un aumento dello 0,7% rispetto al risultato del 2019. Durante il periodo di chiusura, Ikea Svizzera ha perso fatturati pari a circa 110 milioni, in parte compensati dalla forte crescita delle vendite online. Nel giro di poche ore gli ordini online si sono quadruplicati. Per soddisfare tali richieste sono stati lanciati nuovi formati come Click & Collect drive-in (v. più avanti). Nella media annuale, la percentuale delle vendite online rispetto al fatturato totale è stata del 14,7% (risultato dell’anno precedente: 9,1%), ciò che corrisponde ad una crescita di oltre il 60%. D’altro canto, dopo la riapertura, la richiesta di prodotti di arredamento è rimasta costantemente alta, cosicché Ikea Svizzera alla fine di agosto ha potuto chiudere con un risultato appena superiore a quello dell’anno precedente.

 

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