Estero

Elezioni venezuelane non valide per Usa, Argentina e Cile

'Non sono state democratiche'. Si associano anche Panama e Costa Rica

Rieletto Maduro, alcuni Paesi manifestano disappunto (foto: Keystone)
21 maggio 2018
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Gli Stati Uniti e vari governi latinoamericani hanno respinto come non valide e illegittime le elezioni svoltesi ieri in Venezuela, nelle quali il presidente Nicolas Maduro è stato rieletto con un'astensione record e numerose denunce di brogli.

Heather Nauert, portavoce del Dipartimento di Stato a Washington, ha scritto su Twitter che "le presunte elezioni in Venezuela non sono legittime", segnalando che gli Usa "si uniscono alle nazioni democratiche del mondo intero per esprimere appoggio ai venezuelani e al loro diritto sovrano di eleggere rappresentanti attraverso elezioni libere e giuste".

Il presidente argentino, Mauricio Macri, ha detto da parte sua che in Venezuela "c'è stato un nuovo simulacro di elezioni", nel suo discorso di benvenuto davanti ai ministri degli Esteri del G20 riunitisi a Buenos Aires. "È chiaro che quella non è più una democrazia", ha sottolineato Macri, auspicando che "i venezuelani possano tornare il più presto possibile a scegliere in modo libero come intendono uscire dalla tremenda crisi economica, sociale e sanitaria nella quale sono caduti, che dimostra cosa succede quando si mescola populismo e soluzioni magiche, invece di seguire la strada della cultura del lavoro e dello sforzo personale".

Il suo omologo cileno, Sebastián Piñera, ha commentato da parte sua che "le elezioni in Venezuela non sono in regola con gli standard minimi di una vera democrazia, non sono elezioni pulite e legittime e non rappresentano la volontà libera e sovrana del popolo venezuelano. Anche Panama e Costa Rica hanno respinto il risultato del voto. Il governo del Paese dell'istmo ha considerato che le elezioni "non possono essere considerate un processo democratico o partecipativo", mentre il Costa Roca ha segnalato che le elezioni "non sono state all'altezza richiesta per essere considerate libere, democratiche, trasparenti e pluralistiche".

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