Confine

Como fa il pieno di… 'patenti'

Dall'inizio dell'anno sequestrate 250 licenze e 287 auto. Toccati anche gli automobilisti ticinesi

(foto Ti-Press)
18 agosto 2018
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In provincia di Como i reati sono in calo. Non abbastanza, comunque, per tranquillizzare l’opinione pubblica. «Se nel suo complesso la situazione è migliorata, rimangono episodi che richiedono un maggior impegno da parte di tutti» osservava alla vigilia di Ferragosto in conferenza stampa il questore di Como Giuseppe De Angelis. Fra i fenomeni da monitorare e che richiedono un maggior impegno da parte di tutti, soprattutto da parte dei soggetti che ne sono i diretti protagonisti, ci sono la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, oltre alla guida a velocità eccessiva. E a questo proposito dalla Polizia stradale arrivano dati che, oltre a rimanere allarmanti, interessano anche i ticinesi. Dall’inizio dell’anno a pochi giorni fa sono state sequestrate 250 patenti, un numero analogo allo stesso periodo del 2017. Ventidue patenti sono state sequestrate ad automobilisti stranieri, che per la quasi totalità sono ticinesi. Le autovetture sequestrate sono quasi raddoppiate essendo passate da 144 a 287 di cui 34 con targhe straniere. Anche in questo caso quasi tutte targate Ticino. Autovetture che sempre più spesso vengono confiscate e quindi mai più restituite. In crescita anche le multe salite a 4’400 rispetto alle 3’537 dello scorso anno. Nel periodo considerato dal bilancio della Questura sono scesi da 10’121 del 2017 a 9’319 del 2018 i furti in abitazione. Ai danni degli anziani, quelli che maggiormente suscitano preoccupazione, sono calati da quasi 5mila a 4’758. Probabilmente ciò lo si deve al forte aumento dei controlli e all’apporto dei vigili elettronici, o meglio i sistemi di videosorveglianza. In aumento le rapine, soprattuto in città, dove sono passate da 36 a 48 e gli episodi di violenza sessuale. Quasi raddoppiati i sequestri di sostanze stupefacenti: cinque chili rispetto ai quasi tre chili dello scorso anno.

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