Economia

Immigrati dall'Ue si integrano velocemente nel mercato elvetico

Studio delle università di Zurigo e San Gallo, per la Seco, evidenzia che dopo 5 anni i salari degli immigrati superano quelli dei colleghi nati in Svizzera

(foto Ti-Press)
29 ottobre 2018
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Gli immigrati si integrano piuttosto velocemente nel mercato del lavoro svizzero e la situazione migliora ulteriormente con l'allungarsi del soggiorno. È quanto si evince da uno studio commissionato dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Ricercatori delle Università di Zurigo e San Gallo hanno analizzato la situazione fra il 2003 e il 2013, confrontando i dati degli immigrati con quelli dei nati in Svizzera. Lo studio si è concentrato in particolare sugli stranieri al di fuori del settore dell'asilo.

Anche se il tasso d'attività professionale non raggiunge i livelli dei confederati, con una certa sorpresa i ricercatori Sandro Favre, Reto Föllmi e Josef Zweimüller hanno scoperto che dopo cinque anni di permanenza i salari degli immigrati superano - seppur di poco - quelli delle persone nate in Svizzera a pari livello professionale.

I più rapidi ad integrarsi sul mercato del lavoro sono gli uomini: nel primo anno il tasso di persone attive è ancora di 16 punti percentuali sotto quello degli elvetici, ma entro i cinque anni la distanza scende a tre punti percentuali.

Diverso il discorso per le donne, che nel primo anno si trovano distanziate di 27 punti percentuali e dopo cinque anni sono distaccate ancora di 12 punti percentuali. I salari risultano però in breve tempo più elevati per le donne immigrate, in particolare a causa di percentuali lavorative più alte rispetto alle svizzere. Dopo cinque anni il divario raggiunge i 21 punti percentuali.

Grosse differenze si riscontrano tuttavia a dipendenza del Paese d'origine. Gli immigrati provenienti dalla zona Unione europea (UE)/Associazione europea di libero scambio (AELS) sono molto ben integrati, mentre per coloro che provengono da Stati terzi si registrano dati inferiori sia a livello di tasso d'attività che di reddito.

Per molti, poi, il soggiorno in Svizzera è solamente provvisorio e nella metà dei casi termina entro i cinque anni. Fra coloro che abbandonano la Confederazione già nel primo anno ci sono molti individui con salari bassi.

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