Società

Musica scaricata? Macché. Ormai tira lo streaming

L'industria musicale svizzera ha raddoppiato le vendite via streaming. In crescita anche il vinile

Keystone
9 marzo 2018
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L’industria svizzera della musica ha proseguito la crescita nel 2017 e in particolare lo streaming, che sta per imporsi come il principale segmento di mercato. Lo indica oggi la sezione elvetica della Federazione internazionale dell’industria fonografica (Ifpi).

La quarantina di marchi musicali membri di IFPI Svizzera hanno realizzato un fatturato di 88,1 milioni di franchi, ciò che rappresenta un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.

"Sono cifre che confermano la ripresa avviata nel 2016", precisa la Federazione. Lo streaming si impone quale trascinatore di questa crescita, mentre la vendita di brani scaricati va declinando. Anche i CD ne risentono negativamente (-11%).

Nel dettaglio, lo streaming rappresenta il 39% dell’insieme del mercato. Lo scorso anno le vendite sono balzate del 50% a 34,4 milioni di franchi. Le entrate derivanti dalla pubblicità su YouTube sono più che raddoppiate (+125%), a 4 milioni di franchi e rappresentano il 4,6% del mercato.

In totale la musica digitale ha fruttato 52,5 milioni, con una crescita del 18%, generando il 60% del fatturato totale del settore.

Si conferma invece il ritorno del vinile, con un giro d’affari aumentato del 10% a 4,1 milioni, pari al 4,7% del mercato. Era dal 1991 – secondo IFPI – che non raggiungeva questo livello.

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