Culture

Ancora vivi i discendenti di indigeni incontrati da Colombo

La prova arriva da un dente appartenuto ad una donna vissuta circa 1’000 anni fa, il cui Dna è stato confrontato con quello di popolazioni attuali

20 febbraio 2018
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Gli indigeni americani incontrati da Cristoforo Colombo al suo arrivo nel Nuovo Mondo hanno discendenti sopravvissuti fino ad oggi. La prova arriva da un dente appartenuto ad una donna vissuta circa 1’000 anni fa, il cui Dna è stato confrontato con quello di popolazioni attuali. La scoperta, fatta da ricercatori dell’Università di Copenhagen e pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, ha gettato nuova luce sul patrimonio genetico dei Taìno, la popolazione indigena dei Caraibi ritenuta estinta fino ad oggi. I ricercatori guidati da Hannes Schroeder e Eske Willerslev sono riusciti ad utilizzare il dente di una donna trovato in una cava sull’Isola Eleuthera delle Bahamas per estrarre il primo genoma umano antico completo proveniente dai Caraibi. La donna è vissuta tra l’VIII e il X secolo, almeno 500 anni prima dell’arrivo di Colombo. I ricercatori hanno quindi confrontato il Dna antico con quello di gruppi indigeni e popolazioni presenti oggi in America, scoprendo che gli abitanti di Porto Rico mostrano più affinità genetiche di tutti gli altri. "È una scoperta affascinante – afferma Schroeder – i libri di storia raccontano che le popolazioni indigene dei Caraibi si sono estinte, ma le persone che si identificano come i discendenti dei Taìno hanno sempre sostenuto il contrario. Ora sappiamo che hanno sempre avuto ragione". Willerslev, che lavora anche all’Università di Cambridge, aggiunge: "La regione dei Caraibi ha avuto una storia di migrazioni molto complessa e per questo è stato difficile provare la loro discendenza dai Nativi Americani, fino ad ora".

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