Ticino

Allevatori scaricano le pecore uccise dal lupo in Piazza Governo

È la protesta di alcuni allevatori della Valle Maggia. Germano Mattei: ‘Il Cantone dovrebbe essere più incisivo’

(Ti–Press)

Non ne possono più di vedere i loro animali sbranati dal lupo. In segno di protesta alcuni allevatori della Valle Maggia hanno scaricato le pecore uccise (sedici carcasse, fra cui almeno due pecore gravide) davanti al Palazzo delle Orsoline a Bellinzona. Sul posto è arrivata la polizia.

«Il Cantone dovrebbe essere più incisivo anche verso Berna, in modo da trovare delle soluzioni. E non solo da noi», dice Germano Mattei, fondatore di Montagna Viva. «Capisco la reazione che suscita questa manifestazione, ma nell’inciviltà verso l’agricoltura e verso gli allevatori dobbiamo rispondere con altra inciviltà».

A Berna qualcosa si sta facendo, ma non sembra soddisfare allevatori e agricoltori. «Ci sono i milioni votati dalle camere per le misure straordinarie per l’alpeggio, ma abbiamo paura che alla fine saranno più di tipo amministrativo e burocratico», afferma Mattei. «La modifica della legge sulla caccia, bocciata a settembre 2020, è in fase ripresa – prosegue –, specialmente la modifica della Convenzione di Berna che protegge in modo assoluto il lupo». L’obiettivo è infatti quello di ridurre questa protezione per tutelare il bestiame da reddito.

Un gesto forte, quello deciso dagli allevatori (e non solo quelli della Valle Maggia visto che per l’occasione davanti al palazzo governativo si sono dati appuntamento diversi altri colleghi provenienti da tutto il cantone), voluto per mandare un segnale altrettanto forte all’indirizzo delle autorità. Un ‘così non si può più andare avanti’ ribadito anche da quei sedici animali ormai esanimi scaricati lì davanti all’ingresso, sulle note de La Pastora, il toccante canto popolare cantato da alcuni dei presenti mentre dal cielo grigio di un martedì di metà primavera non qualunque iniziava a cadere qualche goccia di pioggia.

Un quarto d’ora dopo aver scaricato le pecore davanti a Palazzo delle Orsoline, sul posto sono arrivati anche gli agenti della Polizia comunale e quelli della cantonale, sei in tutto. Che dopo aver preso le generalità dei presenti, in particolare dei sei rappresentanti dell’Associazione per la protezione del territorio dai grandi predatori, sezione Ticino, hanno richiesto l’intervento della ditta specializzata nello sgombero delle carcasse.

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