Mendrisiotto

Rete illecita a Coldrerio, un rondone resta impigliato

L'uccello è stressato ma rimasto illeso, mentre il proprietario dell'impedimento verrà multato avendo infranto diversi regolamenti

17 luglio 2018
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Solo un forte stress. È fortunatamente rimasto illeso il rondone maggiore rimasto impigliato settimana scorsa in una rete illecita posata al settimo piano di un palazzo a Coldrerio. Come denunciato dall'Associazione protezione uccelli selvatici (Apus), per liberare l'animale è stato necessario l'intervento dei Pompieri di Mendrisio, che – grazie a un'autoscala – l'hanno raggiunto, tagliando parte della rete che gli si era attorcigliata attorno alla zampa e liberandolo.

Un giorno senza i piccoli

Una volta trasportato nel centro di cura e riabilitazione dell'Apus, il volatile è stato inoltre trattenuto: avrebbe cercato di raggiungere nuovamente l'edificio. Le tapperelle dell'appartamento dov'è stata posata la rete ospitano infatti il nido con i piccoli. Solo una volta smantellato l'impedimento, il giorno dopo, il rondone è potuto tornare libero e al nido. 

Animale protetto

In vacanza al momento della segnalazione, il proprietario della rete è stato denunciato alle autorità competenti e gli verrà imputata una multa per aver infranti diversi regolamenti cantonali e federali che tutelano l'animale. Il rondone infatti è tutelato dato che gli effettivi di questa specie sono in diminuzione e visto il loro ruolo nell'ecosistema urbano (sono fortemente insettivori). Per nidificare dipendono esclusivamente dagli edifici, anche palazzi, ma le possibilità in questo senso scarseggiano sempre più: l’architettura moderna non prevede la creazione di nicchie e cavità adatte all’avifauna urbana.

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