Luganese

Soggiorni: non solo scuola

All'Università della Svizzera italiana per imparare l'italiano e conoscere il territorio: ecco il bilancio estivo

(Ti Press)
18 agosto 2018
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Correva l’anno 2012 quando i Soggiorni linguistici hanno visto per la prima volta la luce. Da allora, durante tutto il mese di luglio, l’Università della Svizzera italiana (Usi) propone questa iniziativa agli studenti liceali tra i 14 e i 20 anni provenienti dalla Svizzera tedesca e romanda che hanno studiato l’italiano per almeno un anno e vogliono trascorrere da 1 a 4 settimane nella regione italofona del Paese.
Giunti alla settima edizione, è già tempo di bilanci, peraltro molto positivi: ogni anno vengono registrati in media 50 iscritti, gran parte dei quali sceglie di ritornare l’anno – o persino gli anni – seguente. Pure l’adesione delle famiglie ticinesi, coinvolte grazie alla collaborazione dei licei cantonali di Lugano 1 e 2 – anche se il passaparola in questi casi è fondamentale – è in continua crescita.
La viceresponsabile dell’ufficio ‘+italiano’ Isabel Indino ci ha spiegato meglio come funziona: «I Soggiorni si svolgono a Lugano, a stretto contatto con persone ed enti locali: l’alloggio è infatti previsto presso famiglie del Luganese e dintorni o presso la residenza dell’Università e i ragazzi sono accompagnati e seguiti da giovani monitori che studiano all’Usi. Al mattino i liceali seguono dei corsi di approfondimento della lingua italiana con contenuti ad hoc proposti dai docenti, mentre al pomeriggio vengono organizzate delle attività di vario genere – culturali ma anche pomeriggi al lido e gite in montagna e nelle valli ticinesi o del Grigioni italiano a cui partecipano anche i figli delle famiglie ospitanti».
Il contatto diretto con il territorio linguistico italiano avviene su più fronti, con uscite nella vicina Italia – come Milano o Como – e anche con collaborazioni del tutto nuove come quella di quest’anno con Aixa Andreetta della Pro Grigioni italiano, che ha permesso la visita del castello di Mesocco.


L’obiettivo: creare un contatto con il territorio per migliorare la conoscenza linguistica
e culturale della regione


Le finalità principali dei Soggiorni sono dunque molteplici. Nella pratica vi sono quelle di proporre dei corsi di approfondimento dell’italiano e di creare un ambiente familiare di immersione nella lingua e cultura della Svizzera italiana, sia in classe che nel tempo libero. Parlando di affetti, si tratta di coinvolgere le famiglie ticinesi in uno scambio tra regioni linguistiche instaurando così legami da coltivare anche in futuro che possano altresì dare il via a ulteriori incontri e soggiorni in Ticino o Oltralpe. La speranza è quella di suscitare interesse per le peculiarità della regione linguistica – e quindi non solo Ticino ma anche Grigioni italiano – sottolineando anche il legame con la vicina Lombardia, e di far conoscere le offerte culturali per i giovani nel periodo estivo, invogliando a vedere nel Ticino una meta di viaggi studio per approfondire le proprie conoscenze linguistiche.
Prospettive per il futuro? «Ci auguriamo un aumento delle famiglie ticinesi, con la prospettiva di rapporti e di scambi che perdurino nel tempo e che possano avvicinare regioni linguistiche differenti». Un’occasione unica, anche perché Oltralpe non sembra ancora esserci un’università che offra un soggiorno con simili modalità per i liceali ticinesi.

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