Luganese

Pal2, il Tribunale Federale: non ci sarà il referendum

La Corte di Losanna ha ha respinto il ricorso di Ps, Verdi e Cittadini per il Territorio che contestavano il credito da 102 milioni approvato nel 2015

Ti-Press
17 luglio 2018
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Niente da fare nemmeno al Tribunale federale. I giudici di Mon Répos, in una sentenza giunta a Palazzo Civico a inizio mese – come anticipato dalla Rsi –, hanno respinto il ricorso presentato dal Ps, dai Verdi di Lugano e Cittadini per il Territorio che contestavano la quota parte delle Città del credito da 102 milioni di franchi votato il 30 giugno del 2015 dal Consiglio comunale. Era la partecipazione della Città alla realizzazione della seconda fase del piano dei trasporti e del programma di agglomerato del Luganese (Pal2). E a Ps e Verdi il progetto non piaceva per lo squilibrio fra opere stradali e quelle a favore della mobilità sostenibile. A essere sconfessata è anche la Città che aveva concesso la referendabilità del credito. Tanto che il referendum lanciato dal Ps e dai Verdi era riuscito. Poi però Paolo Sanvido, ex deputato in Gran Consiglio della Lega, ha inoltrato ricorso contro il referendum. Consiglio di Stato e Tribunale amministrativo cantonale (Tram) gli hanno dato ragione: non tutte le spese sono soggette a referendum e il credito quadro è di competenza del Gran Consiglio.

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