Svizzera

Winterthur, rinviato a giudizio l'imam che incitava a uccidere i musulmani non praticanti

(©Ti-Press / Gabriele Putzu)
11 agosto 2017
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Il Ministero pubblico zurighese ha rinviato a giudizio l’imam etiope che in un sermone tenuto il 21 ottobre scorso alla moschea An’Nur di Winterthur (ZH) aveva incitato a uccidere e a denunciare i musulmani non praticanti. Le autorità hanno chiesto una pena privativa della libertà personale di un anno e mezzo con la condizionale e l’espulsione dal Paese per un periodo di 15 anni. L’uomo era stato arrestato lo scorso 2 novembre dopo un blitz della polizia all’interno della moschea. In seguito a questa operazione il luogo di culto nel quartiere Hegi era rimasto chiuso per una settimana. Lo scorso febbraio c’era inoltre stato l’arresto di dieci uomini tra i 17 e i 53 anni accusati di aver picchiato, il 22 novembre 2016 all’interno del luogo di culto, due fedeli sospettati di aver trasmesso informazioni interne a un giornalista, che aveva poi riferito del sermone all’origine dell’arresto dell’imam etiope.

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