Estero

Ventimila volumi sequestrati a Dell'Utri

30 marzo 2015
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Ventimila volumi di notevole rilevanza storica e documenti archivistici datati tra il XV ed il XIX secolo, del valore di alcuni milioni di euro, sono stati sequestrati a Marcello dell'Utri, dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza, su richiesta della Procura della Repubblica di Milano.

L'ex senatore di Forza Italia, già detenuto nel carcere di Parma dopo essere stato estradato dal Libano il 13 giungo dello scorso anno, è ora indagato con l'accusa di ricettazione ed esportazione (o importazione) illecita di opere d'arte. I libri, ha scritto l'Ansa, sono stati recuperati in parte nella biblioteca della sua Fondazione, in via Senato, attualmente chiusa, e in parte presso un magazzino di deposito beni per privati, l'Opencare in via Piranesi. Delle ventimila opere, circa 3000 farebbero parte del “sancta sanctorum”, la collezione privata di Dell'Utri, grande collezionista di libri antichi e rari, trovata direttamente nelle sue pertinenze, di cui fanno parte manoscritti anche del XV secolo.

Il sequestro, avvenuto quasi un anno fa -– ma reso noto solo oggi – parte da un'indagine condotta all'epoca dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Monza, che in questi mesi hanno compiuto accertamenti sulla provenienza dei volumi. L'inchiesta è nata dalla vicenda del saccheggio della storica biblioteca dei Girolamini di Napoli, dalla quale furono sottratti migliaia di libri, molti dei quali di inestimabile valore. Secondo il pm di Milano che ha coordinato l'inchiesta, Luigi Luzi, non sono però stati trovati collegamenti con quelli sequestrati all'ex senatore.


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