Estero

Usa, i repubblicani riducono i poteri dell'ufficio di etica parlamentare. Sdegno democratico: 'E Trump voleva debellare la corruzione...'

In attesa dell'insediamento di Trump
(Pablo Martinez Monsivais)
3 gennaio 2017
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I deputati repubblicani hanno votato a sorpresa per ridurre il potere di un ufficio indipendente per l’etica di governo, creato nel 2008 dopo alcuni scandali per corruzione che mandarono in galera tre parlamentari. Immediato lo sdegno dei democratici e dei militanti anti corruzione.

Domani è chiamata a votare l’intera Camera, controllata però proprio dai conservatori. L’iniziativa pone l’ufficio sotto il controllo della commissione etica della Camera, che è gestita dai deputati.

La leader della minoranza democratica alla Camera, Nancy Pelosi, ha ironizzato ricordando che i repubblicani volevano «bonificare la palude» (dalla corruzione, ndr), uno slogan ripetuto spesso anche da Donald Trump. Invece, ha osservato, la notte prima del nuovo Congresso, i repubblicani hanno eliminato l’unica supervisione etica delle loro azioni. «Evidentemente, l’etica è la prima vittima del nuovo Congresso repubblicano». La Lega delle elettrici ha accusato lo speaker della Camera Paul Ryan di aver «dato disco verde alla corruzione parlamentare».

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