Scienze

Una sentinella per proteggere il nostro pianeta: questa notte un lancio in orbita che conviene

Sentinel 2B
(Esa)
6 marzo 2017
|

È in programma per questa notte a bordo di un razzo Vega il lancio della nuova sentinella spaziale del pianeta, il satellite europeo Sentinel 2B, ideato per fornire immagini e dati sulle aree verdi della Terra. Il satellite, che partirà alle 2.49 (ora svizzera) dalla base europea di Kourou (Guyana Francese), è il quinto tassello della grande infrastruttura spaziale europea Copernicus, nata dalla collaborazione tra Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea.

 «La sentinella che lanceremo questa notte sarà la quinta della costellazione Copernicus e la seconda della famiglia Sentinel 2 dedicata in particolare all'osservazione delle aree verdi del nostro pianeta», ha detto Josef Aschbacher, direttore dell'Osservazione della Terra dell'Esa. Una volta operativo, Sentinel 2B monitorerà costantemente la superficie del pianeta grazie a una potente fotocamera capace di fare scatti su 13 differenti bande con un dettaglio senza precedenti. I dati in arrivo da Sentinel 2B e dal satellite gemello Sentinel 2A, lanciato nel giugno 2015, combinati con quelli in arrivo dalle altre sentinelle, forniranno informazioni sfruttabili in moltissimi settori.

 A portare in orbita Sentinel 2B alla quota di 786 chilometri sarà Vega, il lanciatore europeo. Al momento tutte le procedure di controllo indicano luce verde. Il rilascio in orbita del satellite è previsto in poco meno di un'ora dal lancio. A quel punto Sentinel 2B dispiegherà i pannelli solari, attiverà le comunicazioni con la Terra e subito dopo inizierà il suo viaggio per inserirsi nell'orbita definitiva. «La mole che i satelliti di Copernicus invieranno a Terra è superiore ai dati gestiti da Google o Amazon», ha detto Philippe Brunet, responsabile del programma Copernicus per l'Unione Europea.

 Con il lancio di Sentinel 2B salgono così a 5 le sentinelle europee del pianeta, i satelliti ideati per studiare e proteggere l'ambiente. I dati in arrivo dalla costellazione Copernicus sono anche una miniera d'oro per lo sviluppo della space economy. I dati già in arrivo sono però considerati anche una miniera di risorse messa a disposizione per stimolare la nascita di nuove applicazioni anche imprenditoriali di servizi spaziali per i cittadini.

 «I numeri di utilizzo sono già impressionanti – ha commentato il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston –. Per ogni euro investito si registra un ritorno economico moltiplicato per 10».

Finanziato complessivamente con 2,3 miliardi di euro, l'ambizioso progetto Copernicus prevede di realizzare una rete di satelliti dedicati allo studio del nostro pianeta. Il programma prevede tre famiglie di sentinelle spaziali: Sentinel 1A e 1B (seguite in futuro da 1C e 1D) con una vista radar; Sentinel 2A e 2B specializzate in osservazioni nell'infrarosso; Sentinel 3A e 3B, nell'ottico.

 Ultima in ordine di tempo è appunto Sentinel 2B, specializzata nel vedere le aree verdi in 13 differenti lunghezze d'onda. Da questi dati si possono avere preziose informazioni sui cambiamenti climatici, per l'agricoltura o la sicurezza ambientale.

Ad essere già operative sono le due Sentinel 1, dotate di una vista radar, e la prima Sentinel 3, lanciata a febbraio 2016 per lo studio degli oceani. In futuro è previsto l'arrivo delle Sentinelle 4, 5 e 6, ideate per monitorare la qualità dell'aria, analizzare la chimica dell'atmosfera e fare una mappa super-dettagliata dei mari e delle profondità oceaniche.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔