Culture

Un mediatore per riorganizzare il Museo d'Arte dei Grigioni

26 giugno 2017
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Il direttore del Dipartimento dell’educazione del Canton Grigioni, Martin Jäger, opta per l’intervento di un 'mediatore' nella vicenda della riorganizzazione della gestione del Museo d’Arte, con un cambio al vertice annunciato il 14 giugno e 'congelato' dopo pochi giorni. Sarà il 73enne Hans Hatz, membro del consiglio della fondazione 'Kulturforschung Graubünden' ed ex presidente della Banca Cantonale dei Grigioni, il 'mediatore' scelto da Jäger per seguire la seconda fase del processo di riorganizzazione del personale al Museo d’Arte dei Grigioni. Lo comunica lo stesso Dipartimento in una nota odierna aggiungendo che “la sospensione della riorganizzazione annunciata il 20 giugno dà la possibilità di analizzare più a fondo la ristrutturazione del personale nelle prossime settimane estive e di trarre le dovute conclusioni”. In questa fase si procederà a consultazioni con le parti interessate interne ma anche esterne, si spiega nella nota, ovvero organizzazioni e soggetti del mondo culturale del cantone, ma soprattutto si farà ricorso a un 'mediatore', una persona “neutrale, affermata ed esperta”, si legge nella nota. Hatz, che è stato anche consigliere comunale della città di Coira e dispone di “molti anni di esperienza nelle questioni culturali, politiche ed economiche”, parteciperà a tutto il processo di analisi accompagnando i colloqui con i diretti interessati, ma la regia resta a Jäger che si impegna a trovare la soluzione definitiva entro le prossime settimane. Cambio vertice museo: annuncio e dietrofront Poco meno di due settimane fa Jäger aveva annunciato un cambio al vertice nel Museo: Stephan Kunz, in carica dall’ottobre 2011, avrebbe dovuto assumere il ruolo di curatore principale lasciando la direzione (ad interim per un anno) alla 36enne Nicole Seeberger, che lavora per la struttura dal 2009. Dopo le polemiche sollevate da più parti nel panorama culturale grigionese, perplesso per l’annuncio, il Governo aveva fatto marcia indietro annunciando il 20 giugno la decisione di "congelare" la riorganizzazione per analizzare ed approfondire ulteriormente la questione, lasciando la direzione vacante.

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