Estero

Terrorismo islamico, Trump esalta i crimini di guerra di Pershing

Pershing
(Library of Congress)
17 agosto 2017
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump torna a citare il generale americano John Pershing e, facendo leva sulla leggenda che avvolge le gesta del militare secondo cui, durante la Guerra filippino-americana del 1899-1902, fu talmente duro con ’terroristi’ musulmani da debellarne la minaccia per decenni, lo porta ad esempio di efficacia per la lotta odierna al terrorismo.

Un mito quello di Pershing che però molti esperti e storici mettono in discussione, contestando la veridicità degli aneddoti sul generale, e soprattutto sottolineando che le sue azioni - compiute peraltro in una colonia a tutti gli effetti - ammonterebbero a crimini di guerra.

"Studiate cosa il generale Pershing degli Stati Uniti fece ai terroristi catturati. Non ci fu più terrorismo radicale islamico per 35 anni!", ha scritto Trump in un tweet pubblicato qualche ora dopo la notizia dell’attacco a Barcellona.

https://twitter.com/realDonaldTrump/status/898254409511129088 

Il generale Pershing avrebbe fermato gli attacchi dei musulmani nelle Filippine torturandoli e sparando contro alcuni di loro, catturati, proiettili immersi nel sangue di maiale e risparmiando soltanto uno dei prigionieri affinché raccontasse quanto accaduto.

Secondo esperti però non vi sono neppure prove certe che l’episodio sia davvero accaduto. Trump aveva citato Pershing negli stessi termini già in campagna elettorale, durante un comizio in Sud Carolina nel febbraio 2016. (Ats/red)

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