Svizzera

Telecomunicazioni, roaming e servizi 'non richiesti' fanno aumentare gli interventi dell'Ombudsman

20 giugno 2017
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Nell’anno 2016 si sono rivolte complessivamente 6’603 persone all’Organo di conciliazione delle telecomunicazioni (2015: 6’443). Ciò equivale a 550 clienti al mese che hanno consultato l’Organo di conciliazione. L’Ombudsman ed il suo team hanno trattato nell’anno scorso 5’273 richieste (2015: 5’030) e 1’330 casi (2015: 1’413). Rispetto all'anno precedente si è riscontrato un leggero aumento delle richieste e dei casi del 2,42%. Motivo di ricorso più frequente nel 2016: servizi a valore aggiunto 2’183 richieste e casi riguardavano problemi con servizi a valore aggiunto riguardanti abbonamenti a pagamento indesiderati, fatturati per mezzo di Sms/Mms a tariffa maggiorata o mediante un’altra modalità di pagamento (fornitore di servizi di fatturazione, p. es. Easypay). L’Ombudsman in merito: "di queste 2’183 richieste e casi sono statiti effettuati solo 286 procedure di conciliazione vere e proprie. Le restanti richieste sono state trattate direttamente dai fornitori di servizi di telecomunicazione e dei servizi a valore aggiunto.

Aumentano le lamentele per il roaming

Le controversie, riguardanti gli ingenti costi d’utilizzo all’estero, sono salite nell’anno di rapporto a 175 ricorsi. In paragone all’anno precedente l’aumento corrisponde a un aumento del 110.8%. Questa forte crescita è dovuta all’introduzione di nuovi software su alcuni telefoni portatili. Se essi sono attivi, non basta sconnettere la trasmissione di dati mobili. Occorre anche impedire manualmente che il dispositivo si connetta automaticamente, nel caso in cui una connessione Wlan sia debole, con una la rete mobile più forte. Molti clienti non erano informati al riguardo. Di conseguenza tale circostanza avveratasi all’estero ha generato costi ingenti. 

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