Scienze

Studio Usa: i funghi possono contrastare l'invecchiamento

(Pablo Gianinazzi)
13 novembre 2017
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Nei funghi c'è un potenziale anti-invecchiamento tutto da sfruttare, soprattutto in autunno: merito di due antiossidanti presenti in alte quantità, il glutatione e l'ergotioneina, in grado di contrastare l'invecchiamento e migliorare la salute.

Cinque champignons al giorno possono infatti fare la differenza nell'aiutare a prevenire il rischio di insorgenza di demenza, malattie cardiache e persino cancro, anche se la varietà di funghi più ricchi di questi antiossidanti sono i porcini. A evidenziarlo è uno studio della Pennsylvania State University, pubblicato su Food Chemistry. Secondo gli studiosi il corpo usa cibo per produrre energia, ma rilasciando alcuni radicali liberi provoca anche stress ossidativo. Gli antiossidanti possono offrire un effetto protettivo.

"C'è una teoria, quella dei radicali liberi dell'invecchiamento - spiega infatti il professor Robert Beelman, uno degli autori dello studio - secondo cui quando utilizziamo il cibo per produrre energia vengono prodotti anche un certo numero di radicali liberi. Il corpo ha meccanismi per controllarne la maggior parte, inclusi ergotioneina e glutatione, ma alla fine si accumulano abbastanza per causare danni, associati a molte delle patologie dell'invecchiamento, come il cancro, le malattie cardiovascolari e l'Alzheimer".

Cuocere i funghi non sembra intaccarne le proprietà, quindi largo alla fantasia, tenendo conto solo di un dato ricordato dagli studiosi: in Paesi come Italia e Francia vi è una minore incidenza di malattie neurodegenerative per una dieta ricca di antiossidanti come l'ergotioneina, e la differenza con i Paesi che invece ne consumano meno e hanno più incidenza di queste patologie è di tre milligrammi al giorno dell'antiossidante, pari proprio a 5 champignons (Ansa)

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