Svizzera

Stranieri, non si sfugge più alla pena. Il Consiglio federale approva la modifica sui rientri nei paesi d'origine

11 ottobre 2017
|

Gli stranieri oggetto di un procedimento penale o colpiti da una sentenza non potranno più sottrarsi alla pena grazie a un rientro nel Paese d’origine. Questa novità è stata approvata oggi dal Consiglio federale.

Attualmente, in base a una Convenzione del Consiglio d’Europa, le persone condannate all’estero possono chiedere di scontare la pena nel proprio Paese d’origine. Tale possibilità mira a favorire il loro reinserimento nella società, si legge in un comunicato governativo odierno ripreso dall'Ats.

Lo Stato di condanna può presentare al Paese d’origine una richiesta di esecuzione penale in via sostitutiva, anche contro la volontà del condannato, in due casi: se fugge e si rifugia nel Paese d’origine o se deve comunque lasciare lo Stato di condanna in seguito a una decisione di espulsione o allontanamento.

Con la modifica approvata oggi dall’esecutivo, in futuro lo Stato di condanna potrà presentare una richiesta di esecuzione penale in via sostitutiva anche se il condannato rientra legalmente nel suo Paese d’origine. Rispetto a oggi, sarà inoltre possibile procedere a un trasferimento nel Paese d’origine in caso di espulsione o allontanamento anche se la persona condannata si rifiuta di esprimersi in proposito.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔