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Sgravi fiscali ai ricchi, un assegno ai nuovi nati

(Pablo Gianinazzi)
18 settembre 2017
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Sgravi fiscali per i benestanti, ovvero per coloro che pagano oltre l'80 per cento dell'imposta sulla sostanza, grazie alla riduzione dell'aliquota che dal 2020 sarà pari al 2,5 per mille. E riduzione del carico fiscale anche per le ‘start-up’ come per le altre aziende, tramite provvedimenti che attenueranno l'onere sul capitale. Un “pacchetto” di misure che vedrà meno entrate per le casse cantonali e comunali pari a 52 milioni lordi  (sempre a partire dal 2020). È la riforma fiscale – che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018 – presentata ieri dal governo del Canton Ticino che si propone di generare “una simmetria dei vantaggi” per dirla con le parole di Manuele Bertoli, presidente del Consiglio di Stato. Simmetria che richiama alla memoria altre manovre di tutt'altra impostazione, sempre secondo il ‘ministro’ socialista. Non così oggi. E questo perché con gli sgravi citati si propongono anche nuove misure sociali (per complessivi 20,6 milioni annui dal '22 tutti pagati dall'economia privata) come sostegno concreto alle famiglie. L'intenzione è quella di potenziare le infrastrutture di accoglienza (asili, mense, etc.) ma anche premiare la natalità con un assegno – una tantum – definito ‘parentale’ e che ammonta a 3.500 franchi; un sussidio unico versato per ogni figlio che nascerà a genitori residenti in Ticino. “Un pacchetto equilibrato” l'ha definito Bertoli.

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