Tecnologia

Sesso su Facebook: 54'000 casi al mese

25 maggio 2017
|

La rete sociale Facebook invasa dal 'revenge porn'. È quanto emerge da un'inchiesta del 'Guardian' che ha spulciato le linee guida a cui i moderatori del social devono attenersi quando fanno fronte a contenuti violenti, terrorismo, fake, sesso e pornografia. I potenziali casi, analizzati in un solo mese, sarebbero 54'000. Adesso sappiamo, per esempio, – come riproposto da 'Repubblica' – che Facebook consente espressioni generiche di desiderio sessuale, l'importante è che non vengano forniti i dettagli. 'Sì' a foto di baci a bocca aperta, sesso simulato e anche attività sessuali pixellate. 'No' a immagini esplicite, quando segnalate dagli utenti. Ma - in questo caso - ancor più delle regole arbitrarie e opinabili, a impressionare sono i numeri di chi sfrutta la piattaforma per forme di vendetta sessuale. Per la precisione, i documenti ottenuti dal 'Guardian' mostrano che a gennaio i moderatori hanno segnalato ai loro superiori 51'300 potenziali casi di revenge porn, cioè la diffusione di scatti senza veli destinati a umiliare e danneggiare la persona ritratta. A questi si aggiungono 2'450 casi potenziali di “sextortion”, definito come un tentativo di estorcere denaro, o altre foto compromettenti, a un individuo.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔