Economia

Secondo la Bns i bitcoin non sono un pericolo per l'economia

14 dicembre 2017
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Le criptomonete non rappresentano un pericolo per la politica monetaria o per la stabilità finanziaria: lo ha affermato il presidente della direzione della Banca nazionale svizzera (Bns) Thomas Jordan in un incontro con i giornalisti a Berna dopo le decisioni trimestrali prese dall’istituto. Agli occhi della BNS il tema bitcoin e simili va attualmente considerato soprattutto nell’ottica della protezione dei consumatori e degli investitoti. Le monete virtuali hanno il carattere di uno strumento di investimento: "e questi strumenti comportano anche dei rischi, come una perdita di valore", ha detto Jordan. Anche riguardo a possibili problemi sistemici i rischi sono molto limitati. "Le perdite possono essere molto dolorose per il singolo, ma non hanno alcun significato per la stabilità finanziaria", ha sostenuto il numero uno della BNS.

Lancio positivo per le nuove banconote di 10, 20 e 50 franchi

L’introduzione delle nuove banconote della BNS sta procedendo bene: il bilancio intermedio è positivo, ha affermato il vicepresidente Fritz Zurbrügg durante l'incontro di oggi. Sono oramai in circolazione i 10, 20 e 50 franchi, vale a dire la metà della serie, la nona nella storia della BNS. L’introduzione del 200 franchi rimane previsto nell’autunno del 2018, mentre per il 1000 e il 100 franchi si dovrà attendere il 2019. Anche i ritorni delle banconote dell’ottava serie è in linea con le attese, si è rallegrato Zurbrügg.

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